
Trovare la voce
a cura di Antonio Pascale
QUANDO:
25 novembre e 2, 9 e 16 dicembre 2020
il mercoledì ore 18.00-20.30
DOVE:
ONLINE
QUANTO:
il costo è di 250 euro.
Trovare la voce
Un corso base per ogni scrittura (e ogni scrittore)
a cura di Antonio Pascale
Esistono regole in narrativa? Sì, e sono la base d’appoggio su cui far leva per poi sviluppare la propria voce. Le regole sono importanti e possono essere usate da tutti, e da tutti allo stesso modo. Il corso si propone di definire dei modelli narrativi (alcuni dei quali anomali, poco raccontati, e perfino nuovi e portentosi) con due obiettivi. Il primo: parlare, ragionare di letteratura e infine leggere racconti; insomma, fornire un trampolino per i salti coraggiosi. Il secondo: respirare e saltare, vale a dire trovare e poi modulare la propria voce. Una voce che sia anche, all’inizio, sgangherata, ma perlomeno unica, personale, non intercambiabile.
Prima base
Il viaggio dell’eroe e il modello in tre atti: cosa sono? Come orientarsi e come modulare la voce.
Letture: Beppe Fenoglio («Il gorgo»), Anton P. Cechov («La signora col cagnolino»), David Mamet e Alberto Moravia (cos’è un racconto, cos’è un romanzo).
Seconda base
Racconti (e sentimenti) semplici e complessi. Cronologia vs. non cronologia. Come lavorare su un episodio definito, come lavorare su una sensazione labile? E che conseguenze sulla trama narrativa?
Letture: Ernest Hemingway («Un giorno di attesa», «Un posto pulito illuminato bene»), Alice Munro («Quello che si ricorda», «Ortiche»).
Terza base
Autofiction. Che sia onesta e spericolata: non mono ma stereofonica, non monocentrica ma policentrica. Cioè, dire «io» ma parlando in terza persona. Con oggettività, o quanto meno senza quelle noiose autoassoluzioni.
Letture: Philip Lopate («Contro la gioia di vivere»), Truman Capote («Una bellissima bambina»).
Quarta base
La scrittura è un prodotto della coscienza. Ma non sapendo bene cosa sia la coscienza, il problema è: perché dobbiamo fidarci di quello che diciamo. Non sappiamo se abbiamo o no il libero arbitrio. E se tutto è già scritto, noi che cosa possiamo scrivere? Alcune riflessioni serie e proposte tra scienza e fantascienza per affrontare oggi come se fossi domani.
Quinta base
Si, d’accordo, sono quattro incontri, ma una quinta base c’è: i vostri racconti. Cinque cartelle, tema libero, da scrivere durante le lezioni. Verranno letti e commentati alla fine di ogni lezione: cosa volevi dire? È ben modulato, messo bene a fuoco? La voce è registrata al meglio? Abbiamo trovato, o perlomeno stiamo trovando la nostra voce?
Antonio Pascale, Napoli (1966), poi Caserta (fino al 1989) e infine Roma, dove vive a lavora. Scrittore, saggista, autore televisivo e teatrale, Ispettore Agrario presso MIPAAF. Ha pubblicato molti libri (per Einaudi, minimum fax, Laterza, Chiarelettere, Contrasto), ha vinto (un tempo) tantissimi premi ed è stato tradotto in quattro lingue (anche in lituano, sì). Collabora con Il Foglio, Il Mattino, Il corriere dello Sport, Il post (ha un blog molto seguito), Limes, Mind e le Scienze.
DOCENTE DEL CORSO:

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