Accadeva già un secolo fa e accade ancora oggi: negli Stati Uniti i caporedattori dei giornali – grandi e piccoli, colossi dell’informazione e magazine d’avanguardia – non affidano i pezzi soltanto ai giornalisti. In alcuni momenti della loro storia o per alcuni eventi particolari, compiono una scelta diversa: identificano uno scrittore o una scrittrice vivente e chiedono loro di gettarsi nel mondo e raccontarlo. A patto che venga fuori la loro voce, il loro sguardo unico e che quindi mandino all’aria i più importanti presupposti di oggettività e neutralità della professione del giornalista.
Che genere di scrittura nasce da queste “missioni” letterarie? Che valore hanno i pezzi di questi scrittori nel raccontare la verità e la varietà del mondo? Perché i giornali compiono questa scelta?
Lo scopriremo in quattro appuntamenti che ci porteranno a scoprire alcune opere esemplificative di literary nonfiction o di reportage narrativo nonché alcuni degli eventi più rappresentativi della vita politica, sociale e culturale degli Stati Uniti. Ci accompagneranno alcuni scrittori e scrittrici che possiamo ormai considerare dei classici del genere (David Foster Wallace, Joan Didion, John Jeremiah Sullivan, Susan Orlean, Hunter S. Thompson), voci meno conosciute e più contemporanee e infine le vostre stesse penne: in ognuno dei quattro appuntamenti sarà riservato del tempo per scrivere in prima persona (letteralmente) il racconto del nostro mondo.
DENTRO I CONFINI
Che cos’è la literary nonfiction? Quali sono i suoi elementi caratteristici? E le sue firme più significative?
Partiamo alla scoperta di questo genere letterario, di come si connota all’interno del panorama culturale americano e di come può essere integrato (e anche imitato) nel nostro.
OLTRE I CONFINI
Quali sono gli eventi, i personaggi, le questioni del mondo che possono essere raccontate attraverso il reportage letterario? Perché scegliere proprio questa forma narrativa? Caratteristiche, vantaggi e ricezione di questa specifica declinazione della literary nonfiction, analizzata anche dalla posizione di chi legge.
LO SGUARDO
Se una delle caratteristiche principali del reportage letterario è la forte presenza dell’io dentro la pagina, dov’è esattamente che lo troviamo? O, meglio, qual è la prospettiva di chi osserva, vive e scrive gli eventi del mondo? In che posizione si mette per raccontarceli?
Questa è la lezione in cui comprendiamo, anche attraverso l’individuazione di alcuni scritti esemplari, la relazione tra sguardo e stile e cerchiamo di trovare la nostra.
LA FORMA
Dopo aver risposto alle domande precedenti, aver letto diverse opere di scrittori e scrittrici esemplificativi e aver messo alla prova la nostra voce, in questa lezione conclusiva si dà spazio alla scrittura personale, alla discussione di opere specifiche, all’individuazione di temi e personaggi della nostra attualità che potrebbero essere raccontati attraverso il reportage letterario. Cercheremo di rispondere insieme alla domanda: che forma ha sulla pagina il nostro (mio, per ognuno di voi) mondo?
Quindi, per riepilogare:
Cosa: | Raccontare il mondo. Il reportage narrativo |
Quando: | 9, 16, 23 e 30 novembre 2022 il mercoledì, ore 18.00-20.30 |
Dove: | online |
Quanto: | 250 euro |
Con chi: | Marta Ciccolari Micaldi (La McMusa) |