Lacuna. Saggio sul non detto di Nicola Gardini (Einaudi)
Questo libro affronta un aspetto poco indagato della cultura letteraria, il non detto, e dalla dimostrazione che un buon racconto è un racconto che sa tralasciare qualcosa arriva a identificare l’idea stessa di letteratura con quella di lacunosità.
Birra scura e cipolle dolci, di John Cheever (Racconti edizioni)
John Cheever scrive questi racconti tra i venti e i trent’anni. Sono short stories imbevute di idealismo e della sua necessaria scia di disillusione, giovanili eppure di uno scrittore già formidabile e formato, da principio pubblicate su riviste di sinistra con tirature risibili e poi via via su magazine sempre più alla moda come Cosmopolitan e Collier’s.
L’amore degli adulti, di Claudio Piersanti (Feltrinelli tascabili)
“Un silenzio gravido di comunicazione. Ecco: forse i silenzi e le pause sono la vera forza di questi racconti.”
(Pier Vittorio Tondelli)
Imparare a scrivere con i grandi, di Guido Conti (Rizzoli Bur)
Come si scrive un incipit d’impatto? Ce lo insegna Robert Louis Stevenson. In che modo si può tenere alta la tensione narrativa? Basta chiederlo a Jack London. Che cosa rende un finale indimenticabile? La risposta la dà Anton Cechov. Le opere dei grandi autori sono una fonte inesauribile di idee, stimoli e strumenti per imparare a scrivere.
Pezzo a pezzo, di Lydia Davis (minimum fax)
Trentatré storie, ritratti, impressioni con cui Lydia Davis ci parla dell’anima più sottile e ossessiva delle donne, descrivendo con precisione chirurgica le minuscole attenzioni, la sensibilità e i gesti puramente femminili che agli uomini continuano a sfuggire.