Quattro diversi modi di sentire, leggere e allungare la nostra vita. Quattro scrittori, quattro strumenti diversi per capire e fare i conti con la nostra dolce e fragile e crudele natura umana. Quattro incontri durante i quali, orfani dal mondo, immersi (e felici) nella narrativa, leggeremo, analizzeremo, commenteremo la vita e le opere di quattro scrittori (uno per ogni domenica), per rispondere a quelle domande che, in qualche notte angosciosa o in una giornata uggiosa, ci poniamo: ma che ci facciamo qui? Che siamo venuti a fare? Quali sono i motivi che rendono la vita degna di essere vissuta? Certo, mistici, predicatori e filosofi hanno provato a fornire risposte, e nel novero, alcuni scrittori, meglio delle speculazioni teoriche, hanno svelato aspetti della nostra natura umana.
Marcel Proust, Franz Kafka, James Joyce, Anton Cechov, quattro modi di leggere la vita, quattro strumenti per pensare: le loro pagine hanno fornito materiale utilissimo alle nuove branche del sapere, alla filosofia, alle neuroscienze e alla medicina.
Le lezioni del corso
Marcel Proust: ovvero, come e perché è necessario vivere con i sensi potenziati, con i super poteri senza per forza essere morsi da un ragno.
Franz Kafka: perché il pessimismo radicale, spesso rubricato come malattia insana, ci dice, al contrario, qualcosa di importante sulla nostra coscienza.
James Joyce: il mondo è abitato dai fantasmi (e dai morti), i fantasmi ci parlano, i fantasmi hanno un linguaggio e degli umori che è meglio conoscere e liberare, altrimenti ne saremo sottomessi.
Anton Cechov: e cioè che sarà di noi? L’interrogativo che caratterizza molti personaggi cechoviani è anche il nostro, la risposta è nello stile con il quale decidiamo di leggere la nostra vita.
Quindi, per riepilogare:
Cosa: | Leggere allunga la vita |
Quando: | 9-16-23-30 maggio 2021, la domenica ore 10-13 |
Dove: | online |
Quanto: | 250 euro |
Con chi: | Antonio Pascale |