Come sarebbe cambiata La metamorfosi di Kafka se si fosse svolta all’aperto? E che ne sarebbe dei Promessi sposi senza il lago, dell’O- dissea senza il Mediterraneo, dei racconti di Alice Munro senza il Canada, dei romanzi di Jane Austen senza l’Inghilterra, di quelli di Giorgio Bassani senza Ferrara?
«Il giorno lo passo “dando volta”» – scriveva Cesare Pavese in una lettera del 1935 da Brancaleone – «leggicchio, ristudio per la terza volta il greco, fumo la pipa, faccio venir notte (…). Acchiappo le mo- sche, traduco dal greco, mi astengo dal guardare il mare, giro i campi, fumo, tengo lo zibaldone». Lo zibaldone a cui si riferisce Pavese è quel diario iniziato proprio a Brancaleone, nei suoi anni di confino in seguito all’accusa di antifascismo, che sarebbe poi diventato Il mestiere di vivere. E chissà se anche quel libro non sarebbe diverso se il diario non fosse nato proprio in questo luogo della costa calabrese. In un corso di scrittura che si terrà in quegli stessi luoghi in cui Pavese «dava volta» e teneva il suo diario, Nadia Terranova ci racconterà l’importanza dell’ambientazione delle storie, quelle che leggiamo e quelle che scriviamo o vorremmo scrivere.
Il corso si terrà il 3 e il 4 agosto dalle 10.30 alle 13 presso la Dimora del confino di Cesare Pavese (Corso Umberto I, 119, Brancaleone Marina), in occasione della prima edizione di Paesi tuoi festival.
Quindi, per riepilogare:
Cosa: | Paesi tuoi. Un corso di scrittura con Nadia Terranova |
Quando: | sabato 3 e domenica 4 agosto ore 10.30-13 |
Dove: | Dimora del confino di Cesare Pavese Corso Umberto I, 119, Brancaleone Marina (RC) |
Quanto: | 100 euro |
Con chi: | Nadia Terranova |