di Mariagiulia Dello Russo
Allieva dell’edizione 2016 del master Il lavoro editoriale
La Scuola del Libro, tra le diverse attività, prevede una serie di visite in alcune delle case editrici che animano e nutrono il panorama culturale romano. La prima casa editrice visitata è stata Voland.
Fondata dalla slavista Daniela Di Sora alla fine del 1994 e presente in libreria a partire dall’aprile del 1995, Voland si è subito ritagliata la sua fetta di fama e notorietà grazie, soprattutto, all’innovativo progetto che l’editrice ha scelto di portare avanti: far conoscere al pubblico dei lettori italiani letterature e culture quasi sconosciute, quelle che si è soliti definire slave, e che comprendono la bulgara, la polacca, la ceca e, ovviamente, la russa.
Un progetto così ambizioso e per nulla scontato non poteva che nascere dalla passione di chi è entrato in contatto con queste culture e con queste lingue, le ha studiate, le ha vissute e trasmesse. Daniela Di Sora, infatti, dopo anni trascorsi a insegnare in Bulgaria e in Russia, è tornata in Italia e, presso l’Università di Pisa, ha insegnato letteratura russa e bulgara.
Tra i diversi argomenti affrontati durante la nostra visita, grande importanza ha rivestito quello relativo alla dignità e al valore del traduttore, vero ponte per entrare in contatto con culture altrimenti quasi del tutto inaccessibili.
Nel corso degli anni, la casa editrice si è fortificata e si è aperta a svariate letterature e forme d’arte. Al momento, Voland ha all’attivo diverse collane:
- Amazzoni, che raccoglie testi di diverse autrici, caratterizzate da una scrittura pregnante e d’impatto;
- Confini, una raccolta di testi sui viaggi;
- Intrecci, un insieme di storie che intrecciano vite, percorsi e latitudini;
- Sìrin, che prende il nome dal mostro mitologico tipico della cultura slava, con viso di donna e corpo d’uccello, una sorta di antesignano delle sirene, che come loro incantava con il suono della propria voce. Della collana fanno parte autori prettamente slavi;
- Sìrin classica, è dedicata in particolare ai grandi della letteratura russa, tradotti da importanti scrittori italiani;
- Finestre, una collana dedicata a qualcosa che va oltre la letteratura: tra le tante, arti visive e architettura.
Accanto a queste principali collane, ve ne sono altre dedicate al teatro, alle edizioni in formato tascabile del diversi libri, una serie di ebook della grande letteratura russa e alcuni fuori collana.
Il fiore all’occhiello della casa editrice è, senza dubbio, Amélie Nothomb, autrice ormai famosissima in Italia, che per Voland ha rappresentato, come la stessa Daniela Di Sora ci ha raccontato, un vero e proprio salto nel buio, quando ancora nessuno sapeva chi fosse questa donna minuta dai grandi cappelli.
L’aver creduto in un’autrice e in un progetto, ci ha spiegato l’editrice, è stato fondamentale e ha ripagato, e continua a ripagare, i tanti sforzi, inevitabili quando si decide di dare forma e vita a un progetto.