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Il libro è stato per me un atto di coraggio. Veronica Pacini si racconta.

intervista veronica pacini

Ha esordito con Il corpo della femmina, Fandango Libri.

La scrittura di solito parte da un’urgenza, un’inquietudine personale o un’incertezza che si vuole provare a superare. Per te quale è stata la spinta?

Quando ho iniziato ad accarezzare l’idea di scrivere ero in un momento di grande metamorfosi nella mia vita e sentivo il bisogno di ancorarmi a qualcosa che dentro di me fosse certo: la scrittura. La scrittura era qualcosa con cui ero in relazione da sempre ma non mi ci ero mai veramente misurata, non avevo mai avuto il coraggio di provare ad andare oltre una certa manipolazione quotidiana del linguaggio. Il libro è stato per me un atto di coraggio, guidato dalla voglia di scoprire se sotto una superficiale abilità con le parole ci fosse qualcosa di più intenso e necessario. Lì, in quel livello più profondo del linguaggio, ho scoperto delle storie che premevano per uscire e le ho seguite.

Veronica Pacini

Quale corso hai frequentato alla Scuola del libro e in cosa ti è stato utile?

Ho frequentato il Master biennale Scrivere un Libro, con Carola Susani e Francesco Pacifico. Il corso è utile perché la dimensione collettiva della classe fa da cassa di risonanza a ciò che scrivi, ti dà un feedback immediato di come suona a lettori diversi, di come suona a te quando ti ritorna indietro dopo averlo lanciato agli altri. Carola e Francesco sono dei lettori molto profondi e oltre a insegnarti a leggere davvero i libri degli altri ti insegnano a leggere la tua scrittura, a capirla, a lavorarla. Durante il corso si crea una piccola comunità letteraria in cui si parla tanto di libri e di scrittura, e questo è fondamentale per scrivere.

Quali sono gli scrittori o i libri che ti hanno ispirato e guidato?

I libri letti durante la stesura del mio sono stati tanti, nessuno però come guida per la scrittura del mio: ho letto libri che mi suscitano amore per la lettura e che quindi mi davano la giusta energia per scrivere, oppure libri di autori con stili molto lontani dal mio, per aiutarmi a tenere a freno i difetti della mia scrittura. I libri che ho riletto di più sono stati: Il grande Gatsby di Fitzgerald, Lessico famigliare di Ginzburg, Legami familiari di Lispector, i Diari di Cheever.

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